Premio In Sesto

Julia Hohenwarter

(Vienna, 1980)

Julia Hohenwarter vive e lavora a Vienna. Fino al 2020 ha insegnato all’Università d’Arte di Linz e all’Accademia di Belle Arti di Vienna. Nel 2014 ha ricevuto il Premio per le Belle Arti dalla Regione della Carinzia e numerose borse di studio all’estero. Nel 2020 le è stata assegnata la borsa di studio statale austriaca per le Belle Arti.

La sua ricerca artistica risiede nell’architettura e nello spazio, considerati non uno sfondo ma una sostanza che colora e influenza il corpo, che può essere indossata, attraversata, trattenuta e contrastata. L’artista sperimenta diversi linguaggi – scultura, incisione, stampa, installazione – e materiali, come acciaio, vetro, tessuto e suono, scelti per la loro precarietà latente capace di evocare la fragilità della realtà costruita.

 

Il progetto per il Premio In Sesto

The most normal things about me are my shoulders

Il progetto The most normal things about me are my shoulders nasce da uno studio preciso dell’architettura dell’Auditorium H. Zotti: gli spazi e le loro funzioni d’uso, il passaggio come collegamento tra due parti della città. È un intervento diffuso nello spazio, composto da una scritta a rilievo divisa in due blocchi e un audio, con cui l’artista trasforma il complesso in una sorta di corpo sonoro pulsante. L’intento è intensificare le connessioni tra architettura, abitanti e ambiente attorno. L’elemento architettonico principale, il passaggio, è un tunnel ma ricorda anche il bocchino di uno strumento musicale. Da una parte crea un accesso per l’aria, dall’altra divide il complesso in due parti e, come una spina dorsale, collega i diversi spazi alle due “spalle” del corpo architettonico. Il titolo del lavoro (Le cose più normali di me sono le mie spalle) crea quindi una diretta connessione col corpo umano. L’audio, una registrazione del fruscio del vento con diversi picchi di intensità, si insinua nell’architettura e collega i diversi ambienti che la compongono.